martedì 21 febbraio 2012

TV dot 1

Ormai costretta in casa mi sono fatta rapire dalle nuove reti digitali e, se qualche mese fa ero CIELO addicted, adesso vivo in un polmone d'acciaio chiamato "real time".
Tutti format più o meno originali o,comunque,ancora poco sfruttati in Italia,che rapiscono la nostra attenzione in maniera subdola,tanto da pensare che guardando"cucina con Ale" lui sia vicino a te a farti da pranzo!!!!
Uno dei miei programmi preferiti è diventato "clio makeup" un makeover light, dove una make up artist (na truccatrice,per capirsi) insegna a donne che stanno al mascara come la risposta "cerchio" alla domanda "quanti anni hai?" a prendere confidenza con le pitturine per il viso.
Clio Zammatteo (classe 1982) è una ragazza che ha tutta la mia stima, ha avuto quest'idea geniale di realizzare tutorial per le incapaci dell'ombretto e diventare famosa nel web e, ora, anche in tv, rendendo così la sua passione una fonte di reddito.
Però, guardando bene bene la trasmissione,sembra che gli autori la costringano a rimanere in schemi rigidissimi che la rendono, al pubblico televendente, simpatica come la sabbia negli occhi!
Non dà confidenza alle ospiti, ride forzatamente,è severa nelle conversazioni come la Sig.na Rottermaier con Heidi, non permette di dire più di due parole a quelle porette che , quando si truccano, sembra lo stiano facendo a luce spenta, e ripete i soliti rituali "adesso ti dico quali sono i 3 prodotti che non potranno mancare nel tuo beauty","ho visto il tuo videomessaggio","ma ti ricordi com'eri?"con la cadenza di un orologio svizzero....ma che palle!!!!
Tra un blush e un primer, se nella vita è una tipa più entusiasmante,cari autori, permettetele di esserlo anche in trasmissione!Datele 5 minuti in più di programma se si vuole dilungare in chiacchierare,seppur facete,con le sue "allieve", ma soprattutto, e qui lo chiedo a nome della nazione, CAMBIATELE COSTUMISTA!
Già che il fisico non è dalla sua parte, non può presentarsi in tv con le calze ultracoprenti e contenitive della Marini ,le scarpe di Mary Poppins e i vestitini taglio "summer jamboree",perchè? perchè quando ha le trecce le mancano solo 3 pinte di birra per mano e può andare a servire all'Oktober Fest!

sabato 11 febbraio 2012

moon cup & ice

Perchè parlare di moon cup e non di neve che questi giorni è l'argomento principale di tutta italia?
C'è un nesso, state tranquilli....ma prima voglio dirvi qualcosa in merito a questa moon cup considerato che non tutti sanno di cosa si tratta.

Dal fatto che i Francesi chiamano quello che noi definiamo più volgarmente, ciclo, mestruazioni,marchese(forse è dialetto),parenti lontani,le mie cose,il mar rosso, etc, semplicemente "giorni della luna",definizione che trovo snobbissima ma fashinosa, nasce il nome di questa coppetta in silicone che , collocata nella corsia preferenziale degli assorbenti interni, raccoglie il flusso salvando l'ambiente dall'inquinamento da assorbenti e, il portafoglio, dallo svenamento.
E' un pò di tempo che la uso e la trovo praticissima, dopo aver fatto un corso di contorsionismo il primo giorno di utilizzo adesso è tutto ok, tant'è vero che dimentico anche di averla.
Spesso amiche e colleghe mi chiedono -Ma com'è?-Ma funziona?come se fosse un repellente per zanzare-Ma fa male?-Ma io ho il ciclo abbondante!-Ma com'è fatta? e raramente la domanda è "dove l'hai comprata e quanto costa?"(per la cronaca si trova nei negozi "natura si", su internet o da qualche estetista e costa circa 30 euro e dura 3 anni se conservata bene)
voglio dare una risposta eloquente a tutte queste domande, con un'immagine esclusiva,aldilà di quelle che trovate su internet.
Ah, il nesso con la neve? l'altro giorno scivolando sulla neve ghiacciata mi sono rotta il coccige...







venerdì 3 febbraio 2012

“nuovo regolamento per la determina dell’incidenza dei nuovi oneri di urbanizzazione”

Nei giorni scorsi, in tutte e tre le circoscrizioni del Comune di Ancona, è stato chiesto il parere per questo nuovo regolamento, che, in realtà si aspettava da quasi 10 anni. È stato dato parere favorevole da tutti e tre i consigli e, quello della seconda ha proposto un emendamento affinchè l’aumento del 100% previsto per gli oneri di urbanizzazione venisse rateizzato, in percentuali da definire, nei tre anni successivi al rilascio della concessione edilizia.
Ormai  certi che il regolamento fosse pronto per tornare in commissione, si scopre dai giornali locali che ieri, 30.01.2012, è stato bloccato in Consiglio Comunale.
Per quale motivo chi prima ha proposto e sostenuto questo regolamento poi, si è defilato con la coda tra le gambe? Non voglio credere che sia realmente per “la rivolta dei costruttori”,no, perché oggi giorno, a fronte di condotte improprie a livello governativo, siamo portati a leggere sempre tra le righe ed aspettarci tutt’altro da quanto dichiarato.
E se invece fosse così? Non può l’amministrazione realmente pensare di sottostare alle volontà e alle pressioni della lobby dei palazzinari che , dopo anni di favoreggiamenti da parte dei Comuni ,si sentono defraudati del potere acquisito negli anni.
Ammetto che il Comune è arrivato a questi aumenti “dopo i foghi” destabilizzando così gli allori dei costruttori, ma è anche vero che ha deciso di incassare dal canale edilizia, intanto adeguandosi a valori tabellari Istat e poi, non aumentando i soliti servizi al cittadino come il trasporto pubblico, le rette scolastiche o tagliando spese per la comunità già ridotte all’osso.
Una scelta fatta finalmente con criterio ma sulla quale, in consiglio comunale, per non uscire dalla mediocrità, si è fatto un inaspettato passo da gambero!!!!
Amministratori, non potete essere così intimoriti solo perché qualcuno alza la voce!
È naturale che i costruttori vogliono difendere l’acqua portata al loro mulino negli ultimi anni; infatti, favoriti da congiunture astrali/governative, hanno finora realizzato a costo 2 per rivendere a costo 10 ( e ciò lo dimostrano tutti gli appartamenti invenduti presenti sul territorio comunale, come il quartiere Palombare,perché non è sempre colpa della crisi) e adesso si vedono costretti a costruire a costo5 e a vendere comunque a 10.
Eh si, perché se vogliono vendere un appartamento non potranno comunque rincarare sul prezzo del finito, perché gli stipendi medi non sono più al passo con l’inflazione e le banche non concedono più mutui, in assenza di sostanziose garanzie (concedetemi di dissacrare, ma devi avere garanzie pari al valore di uno a scelta tra gli organi vitali!).
Cari costruttori, tranquilli, sono certa che continuerete comunque a guadagnare, ma questo regolamento sarà un  deterrente  per la sperequazione edilizia che ha garantito, nel passato, grossi introiti nelle vostre casse ma pochi e insufficienti in quelle dei Comune.
Con questo nuovo regolamento  finalmente l’ago della bilancia tornerà ad avere un equilibrio, precario, ma pur sempre equilibrio tra imprese e amministrazione.
E poi, diciamo la verità, se il comune avesse adeguato le percentuali degli oneri di urbanizzazione nel corso degli anni scorsi, ad oggi i costruttori si troverebbero già a pagare quanto previsto da questo nuovo regolamento quindi, devono solo ringraziare queste amministrazioni appisolate, succedutesi negli ultimi 10 anni, che hanno permesso loro di guadagnare più del previsto.

Vorrei concludere suggerendo alle imprese edili di reinvestire esperienza  e dipendenti nelle ristrutturazioni rivolte al miglioramento delle classi energetiche dell’esistente, non sia mai che il comune, colto da un altro sprazzo di lucidità , sblocchi l’iter per l’attuazione di questo nuovo regolamento sugli oneri di urbanizzazione e decida anche di realizzare un piano di manutenzione e catalogazione del costruito per ottenere qualche bella certificazione a livello nazionale che fa sempre un’ottima pubblicità pro turismo.