mercoledì 28 novembre 2012

TV dot 2

Argomento di questo post è una trasmissione della quale è tanto che voglio parlare: "cortesie per gli ospiti", un'altra produzione REAL TIME.

Ci sono questi 3 personaggi, un'interior designer, uno chef e un life stylist, che poi qualcuno mi deve spiegare chi paga quest'ultimo e per far cosa, comunque, questi tre vengono invitati da due sconosciuti concorrenti a cena e, dopo le due cene, decidono chi dei due sconosciuti vince la sfida in base a cibo, bon ton e aspetto della casa, assegnando un inutile coccarda o un diploma nemmeno incorniciato.
Non so chi abbia inventato sto format, ma è stato un genio: Un programma a zero costi in cambio di una telecamera dentro una casa!!!
Eh si, perchè questi tre, andando a casa di gente mai vista, ci fanno fare gli affari degli altri (come nel grande fratello), ci fanno spettegolare sul loro gusto nell'arredare la casa e chi li ospita ha il famoso quarto d'ora di notorietà; inoltre i tre giudici ricevono sempre un regalino e  mangiano a scrocco!
Ecco, su quest'ultimo aspetto mi vorrei soffermare dicendo che lo chef, Alessandro Borghese, figlio di Barbara Bouchet, a forza de magnà gratis non lo riescono più ad inquadrare per intero, è diventato un gatto gonfio che manco le videocassette di aerobica della madre ci possono mettere rimedio!

Inoltre, come tutte le trasmissioni di real time, anche in questa ripetono sempre le solite frasette e i soliti gesti, del tipo che quando i giudici salutano in coro con "un saluto cortese da cortesie per gli ospiti" t'aspetti che poi salti in aria la postazione dove sono tutti e tre appollaiati o che quando, Chiara Tonelli, l'architetto, fa il cenno agli altri due di andare a ficcanasare per la casa di chi li ospita, non appena i padroni di casa si sono allontanati, arrivi un rottweiler tutto infangato a farle le feste!

A questo punto vi starete chiedendo perchè lo guardo. 
Si, lo so, c'è il libero arbitrio, basta girare canale, ma fino alla penultima stagione c'era Roberto Ruspoli, il life stylist, che bastava con la sua presenza a convincermi che stavo guardando qualcosa di bello: un'opera d'arte. 
E' vero che quando apriva bocca non si potevano ascoltare le fregnacce che diceva ma, con un sorriso, riguadagnava punti in frazioni di secondo; poi quest'anno è stato sostituito da uno di cui non ricordo neanche il nome, un anonimo, che saprà sicuramente fare in maniera ottimale questo lavoro, ma non si guarda, ed essendo palesemente gay non attira di certo la mia attenzione femminile.
Chiuderei con "un saluto scortese da me"che, o mi ridate Ruspoli o col ruspolo che vi seguo più!
il bello, la stitica e il gatto prima di gonfiarsi